Viticoltori di
prima generazione
LEONARDO E LORENZO
Amici fin da ragazzini, uniti dalla passione per il vino. Nasciamo, prima di tutto, come bevitori.
Ci innamoriamo della viticoltura da braccianti in una grande cooperativa vinicola.
Diventiamo sommelier e maturiamo il sogno di diventare produttori.

Leonardo
La chiamata della terra l’avevo messa a tacere per molto tempo, finchè si è fatta urlo e non ho più potuto ignorarla. Così, dopo aver chiuso la laurea in nutrizione in un cassetto e qualche anno fuori di testa e d’Italia, inizio a camminare tra i filari d’uva.
A dirla tutta, mi avvicinai alla vinificazione già nel 2005. Grazie alle 3 viti di uva fragola che nonno Francesco aveva in giardino e un secchio per la fermentazione, uscì il per nulla egocentrico “Leodoc”, in edizione limitata di 2 bottiglie. Ci riprovai nel 2009 alzando la produzione a 12. I pochi parenti che ebbero il coraggio di assaggiarlo si limitarono a dire “è rosso”. Oggi, quel gioco si è trasformato in lavoro a tempo pieno, ma lo spirito è rimasto lo stesso, attratto dall’artigianalità, da quel lungo percorso tra terra e bottiglia, dove scienza e magia si uniscono.
Lorenzo
Dopo aver studiato al Liceo Scientifico di Jesi decido di iscrivermi alla facoltà di Economia dell’ Università di Bologna. La mia passione per il vino nacque proprio in quegli anni e sviluppai l’idea di poterla trasformare in un lavoro. Durante un periodo di indecisione sul futuro che mi aspettava decisi di tornare a Jesi, nella città in cui ero nato, e iniziare a lavorare nel settore del commercio dei prodotti agroalimentari.
Inizia a svolgere la professione di consulente commerciale. Il lavoro mi piaceva ma in me montava sempre di più l’amore per il vino e per tutto quello che gli gira intorno; decisi che era il momento di incanalare la mia passione verso una direzione e per prima cosa mi iscrissi al corso per sommelier tenuto nella mia città dalla Fisar una delle maggiori associazioni di sommelierie di Italia. Svolsi uno stage formativo in una Bodega spagnola e mi ritrovai a vivere e lavorare a Burgos per sei mesi. Questa esperienza segnò il passo tra una idea di lavoro e la possibilità di trasformarlo in un impiego a tempo pieno. Dopo aver terminato il corso da Sommelier e averne acquisito la qualifica, mi licenziai e cercai lavoro in una cantina della zona con l’ idea di mettere mano veramente al lavoro in Vigna.
La fortuna volle che venni contattato dalla maggiore azienda Vinicola del mio territorio alla quale sono stato legato professionalmente per sei anni fino ad oggi. Questa esperienza lavorativa mi ha permesso di fissare le mie conoscenze del settore e ha aperto la strada verso la concretizzazione di quello che poi è diventato il progetto La Follonica. Dicono di me che sono testardo e che tendo ad andare dritto verso quello che credo sia giusto e forse questa leggera incoscienza è stata il motore della più bella decisione della mia vita: quella di creare il progetto “La Follonica”.
